Vendita per corrispondenza

La copertina del catalogo Eaton's del 1884. Il catalogo è stato pubblicato fino al 1976

La vendita per corrispondenza o vendita a distanza è una tipologia di vendita in cui la transazione (l'ordine e il pagamento) avviene a distanza, senza l'incontro tra chi compra e chi vende.

La vendita può essere fatta comunicando con il venditore a distanza (televendita) o tramite un catalogo.

La vendita a distanza su catalogo nasce nel 1872 negli Stati Uniti d'America da un'idea di Aaron Montgomery Ward, uomo d'affari e commerciante, per ovviare alle difficoltà di approvvigionamento di merci dovuta sia alle grandi distanze di quel Paese, sia alle carenze del sistema distributivo stesso, che si concretava spesso in un unico emporio al centro di una zona molto vasta della campagna rurale con una scelta limitata di prodotti a un prezzo non concorrenziale.[1] A vantaggio della intuizione di Ward giocarono lo sviluppo della rete ferroviaria e del servizio postale e l'evoluzione delle tecniche di stampa.[1]

Il primo catalogo di Montgomery Ward vantava un assortimento di 163 articoli. Nel volgere di pochi anni il catalogo di vendita a distanza crebbe in dimensioni e popolarità, tanto da essere definito “libro dei desideri”. Nell'America contadina e rurale della fine del XIX secolo e inizi del XX il catalogo ha costituito, insieme alla Bibbia, l'unico libro stampato nelle case degli statunitensi, traguardo e origine di bisogni al tempo stesso.[senza fonte]

Negli anni l'idea di Ward fu spesso replicata da altri commercianti fra i quali Richard Warren Sears che nel 1896 pubblicò il suo primo catalogo despecializzato (al 1893 risale un catalogo di soli orologi), dando inizio ad una vicenda, non solo economica, che arriva ai nostri giorni. Più o meno nello stesso periodo (1885) in Francia Mimard e Blanchon acquistando la “Manifacture Francaise d'Armes et de Tir” gettano le fondamenta di quello che diventerà il famosissimo catalogo Manufrance.

Per quanto riguarda l'Italia, intorno agli anni 1880, Ferdinando Bocconi, fondatore dei grandi magazzini Alle città d'Italia, che poi diventeranno La Rinascente[2], iniziò ad avvalersi anche della vendita per corrispondenza, attraverso cataloghi stagionali (gli "Album delle Novità"). A partire dai primi anni 60, iniziarono ad operare Postalmarket e Vestro, che ottennero buoni risultati di vendite per tutti gli anni 70 e 80[3][4], finché entrambe - per alterne vicende - chiusero l'attività negli anni 90. Altre aziende hanno tentato di entrare nel mercato nei primi anni 2000 soppiantate però dallo sviluppo del commercio elettronico.

  1. ^ a b E. Sabbadin, Le vendite per corrispondenza. Struttura, strategie e tendenze internazionali, 1984
  2. ^ laRinascente Archives, su archives.rinascente.it. URL consultato il 7 luglio 2023.
  3. ^ Postalmarket e Vestro negli anni 80, su Postalmarket e Vestro negli anni 80. URL consultato il 7 luglio 2023.
  4. ^ Postalmarket: ecco com'era e che fine ha fatto oggi, su Le Stanze della Moda, 2 aprile 2013. URL consultato il 7 luglio 2023.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy